Scatole azzurre
La scatola azzurra veniva usata fin dal 1955 in ambito terapeutico da Dora Kalff. Successivamente Paola Tonelli un’insegnante di Roma, ha utilizzato le scatole in ambito educativo, accorgendosi che il contatto diretto con gli elementi naturali (sabbia, acqua..) permetteva al bambino di prendere il contatto con le proprie emozioni. Nell’età evolutiva, infatti, è la via spontanea che dà forma, tramite immaginazione, alle emozioni.
Attraverso la manipolazione dei materiali, il bambino organizza le sue emozioni stimolando la fantasia.
La scatola è in materiale naturale, di forma rettangolare, dipinta di azzurro.
La forma rettangolare crea quel giusto disequilibrio che spinge alla creazione di scene.
Essa è il luogo dove le emozioni prendono forme concrete.
Il fondo azzurro evoca il colore del mare e del cielo, due degli elementi più importanti e affascinanti che abbiamo sul nostro Pianeta. Giocando con la sabbia il bambino sarà libero di non scoprire il fondo azzurro oppure lasciarsi incuriosire.
La sabbia è un materiale naturale non strutturato, che si adatta e mescolato con l’acqua diventa plastico e di consistenza variabile.
La scelta dell’oggetto e della sequenza di oggetti che compaiono progressivamente sulla scena della scatola, avviene attraverso una libera associazione spontanea del bambino. Gli oggetti diventano ben presto “parlanti e significanti”. Gli oggetti a disposizione sono di due categorie: naturali e non.
I primi sono costituiti da: sassi, conchiglie, rametti, semi, castagne, pigne, sali colorati…
I secondi da materiali vari: cannucce, tappi di sughero, piccoli animali, oggetti in miniatura…
Il progetto si articola in tre fasi:
PRIMA FASE: si propongono prima i materiali base da manipolare e successivamente alcuni elementi naturali utilizzando il telo (bastoncini, sassi, conchiglie, pigne).
SECONDA FASE: si propongono ulteriori elementi naturali e qualche piccola oggetto in miniatura introducendo così le scatole azzurre.
TERZA FASE: vengono offerti ai bambini oggetti naturali e miniature di diversi materiali, già classificati per tipologia in alcuni contenitori.
Il bambino è lasciato libero di prendere ciò che vuole. E’ importante farsi raccontare cosa rappresenta la sua scatola e la storia che vi è rappresentata e scriverla. Tutto rimane come memoria del bambino stesso.
Ad ogni appuntamento settimanale con la scatola azzurra verrà aggiunto un materiale nuovo per volta: conchiglie, sassi, tappi, animaletti, fino ad arrivare ai sali colorati ossia agli ultimi elementi.
OBIETTIVI:
- Manipolazione e conoscenza di materiali vari
- Affinamento alla percezione tattile
- Dare forma mediante l’immaginazione alle emozioni
- Sviluppare la creatività
SPAZI E TEMPI:
- Una volta a settimana in una stanza strutturata dove vengono posizionate e lasciate le scatole e tutti i materiali nei rispettivi contenitori
ETA’:
- I bambini divezzi del nido (24-36 mesi).