Infanzia - Esperienze

CHE COS’E’ IL METODO MONTESSORI E QUALI I NUCLEI FONDANTI DELLA PEDAGOGIA MONTESSORIANA: Maria Montessori parte dal bambino, lo osserva e scopre che la crescita e l'apprendimento sono "un processo naturale che si svolge spontaneamente nell'individuo" e che si esprime senza necessità di imposizioni,  il soggetto è posto in un ambiente pensato per lui nella peculiarità del periodo di crescita che attraversa.

Il laboratorio di cucina permette ai bambini di conoscere gli alimenti rispetto alla loro stagionalità, attraverso i cinque sensi e capire la fatica e l’arte che ci sono nella preparazione del cibo.
 Inoltre cucinare è una “cosa da grandi”, ma per i bambini diventa un gioco sensoriale che fa capire i sapori, gli odori e la consistenza, stimolando cosi ad assaggiare il prodotto da loro ottenuto.
 Manipolando gli ingredienti si sperimenta la trasformazione degli alimenti, si acquisisce la consapevolezza delle proprie abilità e si sviluppa l’autonomia e la creatività. Il cibo è relazione e convivialità, attraverso il quale si impara a cooperare e a collaborare.

Attraverso la manipolazione e la creatività, il bambino esprime se stesso in autonomia, esprime le proprie emozioni e i propri stati d’animo e si sente protagonista nel modellare la realtà esterna; inoltre raggiunge la consapevolezza che ogni azione lascia un’impronta e nel farlo, in maniera ludica, il bambino prova un immediato piacere. Sempre in maniera ludica, si rafforza il suo pensiero produttivo, si sviluppa l’abilità di motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, la laterizzazione e alcune abilità cognitive riferite al riconoscimento di materiali e alla trasformazione di essi.

Consiste in corsi di nuoto per i bambini che si avvicinano per la prima volta all’acqua: la nostra finalità è quella di trasmettere attraverso un ambiente accogliente un percorso ricco di attenzioni, di emozioni, gioco e fantasia, per il piacere di stare bene dentro l’acqua.

La Psicomotricità mira a restituire al bambino, al suo movimento, al suo gioco, all’uso del suo corpo la naturale e determinante valenza emozionale. I bambini parlano attraverso i loro giochi e l’educatore ha la competenza di leggere la loro “simbologia” e di favorire un’evoluzione positiva.